Così lontano così vicino.

La mostra, liberamente ispirata all’opera del grande cineasta tedesco, una sinfonia drammaticamente e esasperatamente concettuale sulla fragilità umana, presenta opere di artiste naturalmente molto lontane tra di loro, ma le cui sensibilità ben si adattano ad instaurare un dialogo. Il titolo richiama anche l’idea della “lontananza” come diversità di linguaggio, di registri, di ricerca e di approccio all’arte. Le opere esposte sono come le personalità delle artiste che le hanno create, per cui ciascuna spicca nella propria diversità.

Il percorso visivo non vuole individuare un modello di rappresentazione, anzi desidera far avvicinare lo spettatore alle singole peculiarità delle diverse pratiche artistiche, senza forzare somiglianze, anche se esistono sottili rimandi e suggestioni tali da creare una sorta di “vicinanza”. Il composito insieme di tecniche, temi e approcci è legato da una trama di rimandi che vanno ricercati al di sotto della superficie, dove l’osservazione si coniuga al pensiero e alle sue libere associazioni che, accompagnate entro i territori tracciati, rilevano simmetrie e assonanze.